domenica 8 maggio 2016

Come cambia la Costituzione: l'articolo 58

Con l'articolo 58 si fa in fretta e c'è anche poco dire: è stato, semplicemente, abrogato, come dice l'articolo 38 della legge di modifica costituzionale.
L'articolo era questo:

  1. I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età.
  2. Sono eleggibili a senatori gli elettori che hanno compiuto il quarantesimo anno.
Il Senato non è più eleggibile a suffragio universale, esisterà ma i suoi componenti saranno eletti/nominati non nel modo che è diventato il simbolo delle procedure democratiche, cioè il suffragio universale. Dopo poco più di settant'anni (è dal '46 che esiste in Italia) il suffragio universale non sarà più il modo per eleggere i senatori. Lo ripeto perché a me fa un po' impressione, ma non riesco a pensare che qualche astrusa procedura di votazione che scelga all'interno dei parlamenti regionali sia meglio del suffragio universale. Mi pare che sia funzionale a questa logica contemporanea di verticalizzazione del potere, cioè quel tentativo molto esplicito di sterilizzare la democrazia e di diminuire il più possibile il potere dei cittadini. Lo hanno fatto nel mondo del lavoro, dove i nuovi assunti, cioè i precari,  devono solo accettare quello che è loro imposto, e adesso l'operazione va fatta su di un piano più generale, adesso va attaccato il cittadino, l'arrogante presuntuoso critico del potere, che, in alcuni casi, per esempio votando, poteva essere d'ostacolo ai disegni di spartizione del potere.
Cosa c'è di meglio che mantenere in vita un Senato ridotto ad una sorta di organo vestigiale screditato e con una funzione poco chiara per aiutare la diffusione di quel qualunquistico disprezzo per la politica che è del tutto funzionale alla peggiore politica, quella degli affari e dei giochi clientelari? Ma questo l'ho già detto qui e non sto a ripeterlo anche se mi viene da aggiungere che mi fa molta tristezza che questa operazione la faccia il partito che è l'erede della tradizione della sinistra storica italiana.


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