mercoledì 27 novembre 2013

Le stime degli immobili dell'affare del secolo

(Per firmare la petizione contro la #svendita degli #invendibili clicca qui)
Oggi pomeriggio s'è svolta l'assemblea dei dipartimenti di lingue di Ca' Foscari alla quale partecipavano tutte le componenti, cioè docenti, personale tecnico / amministrativo e studenti. In questa occasione sono state riportate da fonte ufficiale le cifre alle quali il Consiglio di amministrazione intende vendere i tre palazzi, Ca' Bembo, Ca' Cappello e palazzo Cosulich (vedi L'affare del secolo).
Ca' Bembo verrebbe venduta per circa 15 milioni di euro e palazzo Cosulich circa 12: sono cifre molto alte ma stiamo parlando di interi palazzi veneziani di grande pregio.
Quello che risulta del tutto impressionante è la valutazione relativa a Ca' Cappello: 6 milioni di euro circa. Questa è Ca' Cappello:

 
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Qui la si può vedere dall'alto:



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Il consiglio di amministrazione (?!?!) di Ca' Foscari intende vendere questo palazzo sul Canal Grande per 6 milioni di Euro circa (spero che siano almeno quasi 7). Non è uno scherzo: l'hanno detto e ripetuto più volte fra l'incredulità generale.
Ovviamente l'assemblea ha richiesto di bloccare l'operazione immobiliare del Rettore e del Consiglio di Amministrazione che, fra l'altro, presenta l'ulteriore aspetto irregolare di non essere mai passata dal voto del Senato accademico.
Allego una mappa dell'area di Venezia in cui ci sono i quattro immobili per chi volesse vedere dove sono e confrontarli.

martedì 19 novembre 2013

L'affare del secolo


(Per firmare la petizione contro la #svendita degli #invendibili clicca qui)

Ca' Bembo (info) è un palazzo storico veneziano in rio di San Trovaso, ed una sede dell'Università Ca' Foscari.


[La sede di Ca' Bembo su Google Maps] 
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Il palazzo ha un giardino molto grande, forse fra i più grandi per un palazzo veneziano.

In questo giardino giocavano i bambini della scuola elementare Renier - Michiel che, da quest'anno, non lo possono più fare. La scusa ufficiale sarebbe che nel giardino ci sono dei lavori in corso, ma molti sospettano,  - anche perché sono lavori fantasma: non si è mai visto nessuno, né ci sono i cartelli di inizio attività che si mettono in questi casi -, che siano una scusa per non spaventare, con la presenza di eventuali servitù, i compratori.

Ca' Cappello (info) è sempre un palazzo storico veneziano in cui hanno sede istituti di Ca' Foscari e si trova sul Canal Grande.



[La sede di Ca' Cappello su Google Maps]  
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Palazzo Cosulich (info), invece, seppur sede universitaria, non è un palazzo storico veneziano, ma, oltre ad essere piuttosto elegante, ha una terrazza che si affaccia sulle Zattere, essendo, appunto su quella riva.

[La sede di Palazzo Cosulich su Google Maps]
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Ca' Sagredo è invece un tipico palazzo sede di uffici, di recente costruzione, tra rio Novo e le calli che portano a piazzale Roma.


[La sede di Ca' Sagredo su Google Maps]
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E' stata chiamata la permuta del secolo, lo scambio che il consiglio di amministrazione dell'Università Ca' Foscari di Venezia sembrerebbe voler fare, tra i primi tre, che sono di sua proprietà, e l'ultimo, che invece appartiene a privati. Sì, avete letto bene: tre palazzi di pregio, di cui uno sul Canal Grande, un altro alle Zattere e il terzo “solo” sul rio di San Trovaso (chi conosce Venezia sa cos'è anche dal punto di vista turistico: c'è il più famoso squero ancora rimasto), in cambio di un anonimo palazzo per uffici vicino a piazzale Roma. Anche senza essere degli specialisti di mercato immobiliare chiunque, messo di fronte alla scelta fra le due possibilità penso che non avrebbe dubbi: valgono sicuramente molto di più i tre palazzi. Inoltre tre immobili di pregio possono essere venduti più facilmente in forma separata: si vendono a stock oggetti, mi si passi il termine da mediocre mediatore immobiliare, che abbiano uno scarso valore unitario e che aumentano valore proprio dall'essere messi assieme, ma qui avviene esattamente il contrario.
Interrogato su questo, il prof. Carlo Carraro, rettore di Ca' Foscari e sostenitore dell'affare del secolo - per quelli che compreranno i palazzi attualmente dell'Università -, ha detto che il valore degli immobili lo stabilisce l'Agenzia delle Entrate (Fonte: La Nuova Venezia): mi piacerebbe sapere se, dovendo vendere un immobile di sua proprietà, invece dei palazzi dell'Università, utilizzerebbe gli estimi catastali e non le leggi di mercato.
Forse uno scambio apparentemente così poco vantaggioso potrà ampliare enormemente lo spazio a disposizione dell'Università ed essere immediatamente disponibile? Lo stabile che l'università acquisirebbe, essendo stato una sede di uffici, deve essere completamente ristrutturato per poter sostituire le tre precedenti sedi con i costi conseguenti: si parla di circa 7 milioni di Euro (Fonte: La Nuova Venezia). Alla fine, secondo il Rettore, ci sarebbero 500 metri quadri in più, secondo altri, invece, lo spazio addirittura diminuirebbe.
In sintesi: si alienano tre palazzi di patrimonio pubblico, attualmente a disposizione dell'Università, e quindi della città, che verranno, come al solito, trasformati in alberghi, quindi non più a disposizione della comunità, facendo fare una affare al Fondo Risparmio Immobiliare Uno Energia, attuale proprietario dell'anonimo palazzo per uffici centro dello scambio, e in più dovendo sostenere ulteriori spese: uno scambio decisamente vantaggioso per l'università Ca' Foscari!
Un tale quadro farebbe pensare che più che l'interesse di Ca' Foscari, cioè del patrimonio pubblico, qui si stia curando l'interesse delle società proprietarie del palazzo ex-Enel: la solita banale storia di profitto privato a scapito del patrimonio pubblico, imbellettata da qualche scusa di razionalizzazione.