Caro Martino,
scrivo a te perché siamo amici e
perché è un po' come scrivere a me stesso: in fondo abbiamo una
storia comune, soprattutto siamo stati giovani nello stesso modo.
Ieri sera sono andato a Mirano, piccola
cittadina (27000 abitanti circa) dell'entroterra veneziano, a sentire
il comizio di Grillo per le prossime elezioni amministrative. Secondo
me c'erano migliaia di persone, ma io so di non essere buon giudice
- “La Nuova Venezia”, quotidiano locale del gruppo “Repubblica”,
oggi scrive “
più di 3000” - comunque erano tante e considera che
prima di venire a Mirano, nello stesso pomeriggio, Grillo era stato a
Marcon e dopo sarebbe andato a Mira (per capirci: Anzola Emilia,
Sasso Marconi e Marzabotto, come distanze relative).
Grillo ha fatto il solito divertente
comizio, devo dire in modo più moderato che in altre occasioni,
forse perché vuole pescare in tutti e due i bacini elettorali (a
Mirano c'è un
sindaco di centrodestra eletto al secondo turno per 25
voti di differenza), ma la cosa interessante non è lui, bensì i
candidati del
Movimento 5 Stelle, che sono persone normali, per lo
più giovani, che dicono cose giuste e condivisibili, tipo che non
bisogna fare una nuova via di scorrimento nel territorio perché
richiamerebbe altro traffico, oppure che bisogna recuperare dal
degrado la villa veneta abbandonata di proprietà del Comune o che
non ci si può permettere di pagare 100000 Euro il direttore
artistico della locale stagione teatrale o che saranno candidati di
proposta, cioè che sosterranno in Consiglio quelle proposte dei
cittadini che riterranno giuste.
Non so se tutto questo sia di destra o
di sinistra, Grillo dice che l'intelligenza non è né di destra, né
di sinistra, sottintendendo, mi pare, che la distinzione fra le due
categorie non abbia più senso, ma io su questo dissento, perché
continuo a pensare che la differenza tra destra e sinistra esista
eccome, basta pensare all'attuale governo, peraltro composto da
persone intelligenti, a detta di molti: è il miglior governo di
destra che l'Italia repubblicana abbia conosciuto e fa “cose di
destra” con anche l'appoggio della sinistra, il che mi pare molto
intelligente dal loro punto di vista, un po' meno per la sinistra che
lo appoggia. Ma, appunto, intelligenza e collocazione politica sono
indipendenti: un provvedimento politico intelligente non è detto che
sia di sinistra, cioè a favore dell'uguaglianza tra i cittadini e,
viceversa, si può essere di sinistra e fare cose orrendamente
stupide.
A me questi candidati hanno dato
un'impressione di grande democrazia, cioè di vera partecipazione e
condivisione dal basso delle proposte di cui si facevano portatori, e
questo mi pare l'esatto contrario di quello che viene ripetuto
continuamente a proposito del Movimento 5 Stelle, in particolare da
sinistra, cioè “antipolitica”, “demagogia”, “populismo”
(leggo adesso su Twitter che il presidente Napolitano a Pesaro ha
rilasciato dichiarazioni sull'antipolitica che sono sembrate
allusioni a Grillo. “Il Giornale” già lo dice:
Napolitano contro l'antipolitica di Grillo: "Non dare fiato ai demagoghi di turno";: vedremo domani cosa diranno gli altri quotidiani). Inoltre mi sembra che siano portatori di un modello di
partecipazione politica, basato sul volontariato e sul desiderio di
mettersi a disposizione della comunità, che mi pare altamente
condivisibile. In rete si trovano i video delle presentazioni dei
candidati nelle varie città, probabilmente fra un po' si troveranno
anche quelli di Mirano.
Io ho guardato quelli relativi alla
presentazione dei candidati di Belluno e alcune persone, soprattutto
le donne, mi hanno fatto un'impressione molto positiva (e di
“sinistra” per usare le antiche categorie), altri un po' meno,
come è normale che sia, ma tutti mi sono sembrati un po' ingenui, il
che mi sembra un grande pregio in questi tempi, così intelligenti,
- direi “tecnici”- , e cinici (tra l'altro Grillo ha risvegliato
anche il più intelligente di tutti, il D'Alema:
le critiche di D'Alema a Grillo sono il miglior viatico al successo elettorale del
suo Movimento: quasi una garanzia).
Il grande pregio di Grillo e del
Movimento 5 Stelle è che ha rimesso in gioco l'idea, ingenua ma
necessaria alla vita, non solo alla politica, che esista il futuro e
che sia possibile progettarlo insieme partendo dal proprio Comune,
dalla propria vita di cittadini di un luogo, che è l'esatto opposto
di tutto quello che si sente dire da molto tempo a questa parte.
Negli ultimi tempi la politica ha giocato, sia a destra, sia a
sinistra, con il passato e la paura. Non c'è bisogno che porti
esempi per la destra che ha fatto della paura (dei comunisti, degli
immigrati, dei diversi, ecc.) il proprio cavallo di battaglia, ma è
soprattutto la sinistra che non è più in grado di progettare il
futuro, malgrado le “narrazioni” di Vendola (mi è simpatico e mi
pare meno peggio di molti altri, però quando parla fa sentire una
dimensione retorica che è l'esatto contrario di quell'ingenuità che
in questo momento mi pare un valore).
Del PD dobbiamo parlare? Il PD
è la paura fatta partito, tant'è vero che sembra aver ritrovato una
sorta di nuovo slancio nel sostenere il governo Monti che è nato,
per l'appunto, sulla rappresentazione di se stesso come l'ultima
possibilità per evitare il baratro: più che paura direi terrore!
Sto semplificando molto e me ne scuso,
ma sono rimasto molto colpito da una dimensione politica in cui
soprattutto dei giovani decidono di progettare di nuovo il futuro
collettivamente: credo che sia quello che è mancato in tutti questi
anni della Seconda Repubblica, in particolare negli ultimi, e
soprattutto alla sinistra che, di fatto, quando si spingeva molto in
là, rivendicava il, sacrosanto, ovviamente, stato sociale come una
grande conquista novecentesca da non perdere.
In conclusione spero che il Movimento 5
Stelle abbia un buon successo e che addirittura riesca ad avere
qualche sindaco, non perché mi aspetti chissà quali miracoli, ma
perché voglio vedere in atto quello che finora è stato solo in
potenza, e che questo possa anche risvegliare la sinistra dal letargo
in cui giace ormai da troppo tempo.
Perché dico queste cose proprio a te?
Perché spero che quelli della tua area, che ultimamente tentava
anche me, invece di lanciare anatemi, provassero a capire e si
regolassero di conseguenza, magari riflettendo sul fatto che il
Partito Democratico, per il quale ho votato troppo spesso anch'io e
del quale SEL a me sembra una specie di corrente esterna, è ormai a
fine corsa a meno che non cambi completamente natura, cosa che mi
sembra, purtroppo, un po' difficile, per non dire impossibile. Credo
che, al di là dei contenuti, il modello di costruzione partecipata
del programma e dell'iniziativa politica che sta elaborando il
Movimento 5 Stelle in questo momento, sia un punto di non ritorno dal
quale una qualsiasi forza politica di sinistra dovrebbe ripartire per
ricominciare, finalmente, a progettare il futuro.
Ti ringrazio per l'attenzione.